Allevatori beffati per lo smaltimento delle carcasse
Mentre la legge regionale n. 40 dello scorso luglio, approvata alla unanimità, che stanziava per il 2018 duecentomila euro per agevolare lo smaltimento da parte degli allevatori delle carcasse degli animali morti in azienda è rimasta al palo per la mancanza dei provvedimenti attuativi della norma, la maggiore ditta pugliese che si occupa di smaltimento ha preannunciato a partire dal prossimo 1 gennaio un incremento delle tariffe applicate variabile dal 30% al 62% secondo la tipologia dei capi smaltiti.
“Questa è una grande beffa per gli allevatori” denuncia il Presidente dell’Associazione Regionale Allevatori Pietro Laterza “i quali, invece di ricevere il tanto auspicato sostegno per smaltire le carcasse degli animali morti, si vedranno aumentare in maniera sostanziale i costi relativi, in un momento, peraltro, in cui molti allevamenti soprattutto della zona della Murgia e del Gargano sono letteralmente falcidiati da attacchi di lupi, fenomeno questo sempre più fuori controllo.
Noi avevamo caldeggiato con grande impegno la legge regionale proprio per alleviare un grande stato di difficoltà in cui versano i nostri allevatori, ma anche per promuovere un provvedimento di salvaguardia della stessa salute umana, …consentendo il monitoraggio delle cause di mortalità ai fini di un costante controllo epidemiologico e di prevenzione delle malattie animali, garantendo la sicurezza alimentare e la salvaguardia ambientale….., proprio come recita l’art, 1 della succitata legge.
Dal prossimo 1 gennaio, invece, si corre il rischio di una vera e propria “fuga dalle regole” da parte degli allevatori che non potranno sostenere costi di smaltimento così esosi in un momento in cui il loro reddito è in forte diminuzione a causa della attuale contingenza di mercato, laddove si assiste ad una costante riduzione dei consumi di prodotti zootecnici (soprattutto carne), il più delle volte causata da disinformazione e scarsa conoscenza delle caratteristiche delle nostre realtà allevatoriali da parte dei consumatori.
Auspichiamo – conclude Laterza – che in una situazione del genere la Regione, a tutti i livelli possibili, possa intervenire sia per scongiurare gli aumenti previsti da parte delle ditte smaltitrici e soprattutto per attivare già dal 1° gennaio la Legge n. 40, prevedendo per il 2019 lo stanziamento delle risorse necessarie per fare fronte a tale necessità”.