Nonostante la pandemia da Coronavirus in corso e le conseguenti limitazioni, la lotta alla Xylella fastidiosa da parte dell’Arif di fatto non si è mai fermata, sia sul fronte del monitoraggio che su quello degli abbattimenti delle piante infette. E’ doveroso, anche in relazione ad alcune pretestuose dichiarazioni, fare le opportune precisazioni.
Il monitoraggio iniziato il 5 agosto 2019 è terminato il 6 febbraio 2020, dopo che gli agenti fitosanitari hanno ispezionato 153.996 maglie (1 ispezione per ettaro) e ha riguardato sia la zona cuscinetto che quella contenimento. Nella prima non è stata rilevata alcuna pianta infetta, mentre nella seconda diverse centinaia sono risultate infette. Il monitoraggio 2020 avrà inizio fra fine maggio e inizi di giugno, così come indicato dall’Unione Europea.
Leggermente diversa la situazione per quanto riguarda i cosiddetti buffer cioè i campionamenti di tutte le specie ospiti effettuati nei 100 metri intorno alla pianta risultata infetta. Gran parte di questo lavoro è già stato effettuato. Il 26 marzo scorso il CNR ha completato il processamento dei dati (in pratica le analisi di secondo livello che si effettuano sul 3%, a random, dei campioni totali e su quelli dubbi e infetti). Da qui si è potuto evincere che i buffer, che presto si andranno a campionare, sono 20.
Nessun ritardo o interruzione anche per gli abbattimenti, eseguiti in base a quanto disposto dalle DDS emanate dall’Osservatorio Fitosanitario Regionale. In questi giorni si procederà all’eradicazione di una quarantina di piante nel tarantino fra Crispiano, Montemesola, Monteiasi e Taranto e presto, sempre in base alle DDS dell’Osservatorio e trascorsi i giorni che per legge devono passare prima dell’intervento dell’Arif, si procederà in alcune zone del brindisino.