Venerdì 25 gennaio, alle ore 16.00, nell’Aula magna del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari presso il Campus di via Orobona, si terrà il convegno
Costa Ripagnola: una bellezza senza tempo in terra di Bari.
Tema centrale la tutela complessiva e definitiva di uno dei tratti di costa più belli al mondo che, privato di uno strumento di garanzia, rischia di scomparire.
Il convegno è organizzato dal comitato “I Pastori della Costa” in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Il comitato ha prodotto un approfondito studio di fattibilità per la istituzione di una riserva marina nella zona di costa compresa tra località Ripagnola e Cala Fetente di Polignano a Mare in continuità con la riserva dei laghi di Conversano e la Gravina di Monsignore attigui al Comune di Mola di Bari.Il progetto, attualmente al vaglio della Regione Puglia, coinvolge l’intero territorio del sud-est barese e determinerebbe la nascita della prima riserva sul litorale marino in Terra di Bari, a pochi chilometri dalla città capoluogo ed in prossimità di una vasta area di interessi.
All’incontro interverranno:
Fulvia Florino Datoli, già docente presso le Univerisità di Bari e Lecce, scrittrice e curatrice di numerosi libri ed articoli sulle bellezze della Puglia, sul tema “La bellezza del territorio in Terra di Bari”;
Giuseppe Corriero, direttore del dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, sul tema “Ambiente marino le ragioni della tutela”;
Rocco Sorino ricercatore del dipartimento di Biologica dell’Università di Bari, sul tema “Ambiente terrestre le ragioni della tutela”;
Fabio Modesti, giornalista ed esperto di pratiche ambientali, sul tema “Le forme della tutela”;
Vincenzo Miccolis, avvocato, componente del comitato “I Pastori della costa”, sul tema “la proposta per il territorio”;
Michelangelo Cavone, presidente del consiglio comunale della Citta di Bari, sul tema “Una riserva naturale possibile”;
Antonella Laricchia, consigliera regionale della Puglia, sul tema “Costa Ripagnola deve essere protetta. Il ruolo della Regione Puglia”