Nel comune più piccolo della Puglia mancano beni di prima necessità
Il centro più piccolo di Puglia, una comunità di quasi 165 abitanti, un condominio. Le condizioni di straordinarietà che riguardano l’intero paese, qui rappresentano la normalità.
Le due strade del paese collegate da una piazzetta sono sempre deserte. I negozi non ce ne sono data l’assenza di esercizi commerciali, fatta eccezione per un bar-pizzeria, unico centro di aggregazione chiuso per il decreto anti Coronavirus.
Le forniture di generi di prima necessità ma anche medicinali sono affidati ad un venditore ambulante e ad un farmacista che assicura la consegna domiciliare di Castelluccio Valmaggiore a 7 km di distanza, il primo riferimento di questa comunità abituata alla quarantena per diversi mesi l’anno.
Maria Giannini, sindaco di Celle San Vito: “ Dal mese di ottobre fino ad Aprile qui siamo in quarantena perché fa sempre freddo e le belle giornate della primavera ci trasmettono la voglia di uscire di casa, di farci una passeggiata, di parlare con qualcuno”.
La popolazione è per lo più composta da anziani, pochissimi bambini. Solo nei mesi caldi arriva qualche turista richiamato dalla suggestione del luogo del fiume Celone.
L’emergenza Coronavirus sembra non esistere se non per gli allarmi che giungono dalla televisione.