Il consuntivo della vendemmia 2019 elaborato dall’Alleanza Cooperative Agroalimentari, che associa e rappresenta 480 imprese, che producono il 58% del vino italiano. Il dato è inferiore rispetto alle previsioni prevendemmiali di un mese fa.
“A conti fatti, avremo quest’anno meno vino in cantina di quanto ci aspettassimo. I dati a consuntivo provenienti dalle varie zone viticole italiane ci restituiscono un calo dei quantitativi di uve vendemmiate pari al 20%-25% rispetto alla produzione nazionale media”. Lo ha dichiarato Ruenza Santandrea, Coordinatrice Settore vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari, al termine della riunione odierna dell’organo politico settoriale dell’Alleanza.
“Rispetto alle previsioni vendemmiali diramate circa un mese fa – spiega ancora Santandrea – il quadro che emerge è di una raccolta, con qualità tra buona e ottima, meno abbondante di quanto inizialmente stimato. Se le prime previsioni ufficiali avevano infatti ipotizzato una produzione pari a 46 milioni di ettolitri, con una riduzione del 16% rispetto al 2018, il consuntivo emerso oggi – elaborato sulla base di quanto riferito dalle cantine cooperative che producono una quota pari al 58% del vino italiano – fisserebbe la produzione 2019 su un valore ancora inferiore, naturale conseguenza dopo un’annata particolarmente generosa come quella dello scorso anno”.
L’Alleanza Cooperative Agroalimentari associa e rappresenta 480 cantine cooperative con 141 mila soci aderenti, per un giro d’affari di 5,2 miliardi di euro, il 40% del totale del fatturato del vino nazionale. Secondo l’ultima indagine sul settore vino dell’Area Studi Mediobanca, la crescita del fatturato delle cooperative è stata lo scorso anno del 9,2%, trainata dalle vendite sul mercato interno (+13,6%). Più di un terzo del fatturato delle cantine è generato oltre confine: nel 2018 l’export delle cantine cooperative ha toccato la cifra record di 2 miliardi di euro.