A differenza dei grandi produttori che vendono alla grande distribuzione organizzata, i birrifici artigianali trovano la maggior parte della loro clientela in bar e ristoranti; di conseguenza, si tratta di un settore in incredibile difficoltà e nessun segnale di ripresa appare all’orizzonte. Gli impianti risultano inattivi e i costi fissi per il loro mantenimento sono alti.
In Puglia, sono presenti 60 birrifici con una potenzialità produttiva di 500 mila ettolitri, dal valore stimato di 7.5 milioni di euro (meno di 500 gli addetti diretti) e il comporto deve fare conto con la burocrazia, con norme generali che trovano difficoltà di applicazione (un esempio è rappresentato dal contalitri, di cui non tutti dispongono).
“A causa della pandemia non c’è stata una proroga per l’acquisto di questo strumento” – afferma Paola Sorrentino, Mastro Birraia – “e le produzioni si sono bloccate”.