Intanto buone pratiche non stop in aree private e soprattutto pubbliche per la salute degli ulivi
“La sospensiva del TAR Lazio consentirà al Commissario Silletti di adeguare il Piano per l’emergenza Xylella Fastidiosa alle nuove indicazioni comunitarie del 28 aprile scorso e renderlo maggiormente rispondente a novità, istanze e legittime problematiche del tessuto produttivo e dell’ambiente della Puglia. Gli agricoltori hanno reagito con grande senso di responsabilità, mettendosi a disposizione per attuare le buone pratiche agronomiche anche in aree pubbliche e demaniali. Già, per esempio, l’aver portato a termine l’80% delle buone pratiche dovrà necessariamente comportare un ridimensionato sostanzioso dei trattamenti insetticidi, come già richiesto al Commissario e la modifica della lista delle piante ospiti ci auguriamo porti a salvare dalla distruzione per esempio le migliaia di querce salentine”. E’ il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia della decisione del TAR Lazio di sospendere fino a settembre il Piano per l’emergenza Xylella Fastidiosa.
“A prescindere dalla sospensiva del TAR, in Puglia dovremo continuare a salvaguardare il territorio – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – portando a termine le buone pratiche sia nelle aree private che pubbliche, perché sono attività che migliorano lo stato di salute di alberi e terreno. Del resto già ieri abbiamo presentato al Commissario Silletti le nostre proposte per il controllo della ‘sputacchina’ come l’impiego di sostanze biologiche e biodinamiche, e reti anti-insetto per salvare alberi e piante che così potremmo evitare di distruggere. Urgente a questo punto incontrare nuovamente il Commissario per ridisegnare il Piano con la coalizione #pattoperilterritorio, costituita da Coldiretti Puglia, Associazione Frantoiani Pugliesi, organizzazioni di produttori aderenti ad UNAPROL PugliaOlive, CoopOlio Salento, Olivicoltori di Puglia, Ajprol Taranto, il Consorzio vivaisti viticoli pugliesi, Legambiente Puglia e Terranostra, CIBI Consorzio Italiano per il Biologico, AproBio Puglia e Consorzio Puglia Natura, Codacons, Confconsumatori e Adoc Puglia con cui abbiamo avviato il percorso per trasformare il Salento in un ‘Laboratorio a cielo aperto’”.