Xylella: Copagri, reimpianti tra luci e ombre
Con riguardo alla decisione della UE in ordine alla possibilità di reimpianto per le aziende ubicate nel Salento affette da xylella si prende atto che finalmente c’è un atto concreto in favore delle aziende affette dal batterio.
Tuttavia risulta opportuno fare alcune considerazioni: la prima riguarda la scelta che le aziende devono operare per la loro sussistenza. Risulta evidente che fare un reimpianto comporta non solo costi ma anche delle scelte che avranno ricadute sui bilanci aziendali poiché i nuovi impianti potranno essere produttivi solo tra qualche anno.
La seconda riguarda l’aspetto agronomico ovvero che il batterio xylella non è immune nei confronti delle varietà “leccino” e “favolosa” nel senso che attacca comunque le predette cultivar e che quindi, non siamo ancora in presenza di piante indenni dal batterio. Infine le varietà “leccino” e “favolosa” mal si adattano al nostro territorio sia in termini di produttività che in termini di qualità dell’olio prodotto.
Tommaso Battista Presidente Copagri Puglia